Criteri di edizione

L’inventario


Il presente inventario adotta alcune norme tendenti ad esaudire, il più possibile, le informazioni intrinseche ed estrinseche dei documenti esaminati. Per tale ragione, si è deciso di inserire alcuni dati utili, come: il numero progressivo, indispensabile, in quanto tutti i fogli delle cartelle sono privi di numerazione (nella collocazione archivistica indicata come “s.n.”, cioè “senza numero”); la natura del documento (minuta, copia, originale, sommario); i dati archivistici e paleografici; il soggetto produttore della lettera e il destinatario; la data topica e cronica; le note biografiche di alcuni personaggi. Il regesto, che costituisce la parte principale dell’edizione, contiene al suo interno tutte le notizie presenti nelle missive, compresi gli eventuali riferimenti alla precedente corrispondenza.

Le trascrizioni


I documenti trascritti qui proposti (ara6.57, ara6.112, ara8.168) sono stati editi seguendo il modello dei criteri indicati nel primo volume della collana dei Dispacci sforzeschi da Napoli. Gli apparati critici sono stati compilati in modo da rispettare quanto più possibile la struttura del documento. Nel testo, la punteggiatura e le maiuscole sono state normalizzate all’uso corrente (non si è tenuto conto delle maiuscole di rispetto). La grafia degli originali è stata integralmente rispettata ed è stata riprodotta fedelmente, nelle sue varianti, quella di termini che si ripetono in diverse forme. Gli scioglimenti delle abbreviazioni sono stati resi nel modo più comune, come v(ostra), d(omina), s(ignoria), ex(cellenti)a, gr(ati)a, ecc., ma senza esplicitarli attraverso l’uso di parentesi, al fine di rendere più agevole la lettura e la ricerca dei lemmi all’interno del database.

Segni diacritici:


[ ]: integrazioni di lettere la cui lettura è impossibile a causa di lacerazioni della carta, macchie d’umidità, fori di filza o girolo (cause eventualmente segnalate nella nota archivistica e nelle note paleografiche)


[…]: parti mancanti per le stesse cause ma non integrabili

La struttura informatica


Il data-base è ospitato sulla piattaforma ARACNE, creata dal dott. Alfredo Cosco sul server del Centro di Ateneo delle Biblioteche (CAB) dell’Università di Napoli Federico II per raccogliere diverse edizioni o raccolte inventariali curate da diversi dottorandi afferenti sia all’Università della Basilicata che all’Università di Napoli Federico II. La piattaforma è stata costruita facendo uso del software in open source eXist-db, sviluppato per processare il linguaggio di marcatura XML, a cui, in questo caso, è stato attribuito uno schema TEI. Nel regesto, la marcatura riguarda soprattutto i nomi di luogo (<placeName>) e persona (<persName>), mentre i documenti che sono stati trascritti integralmente presentano un tag relativo al ruolo o alla carica (<roleName>) con cui spesso sono identificati i personaggi citati nelle lettere. A causa della presenza di alcune liste di armigeri e cortigiani, è stato, inoltre, necessario adoperare altri due elementi (<list> e <item>). Un ulteriore marcatore (<idno>) è servito invece per collegare alcuni personaggi agli identificativi di Wikidata. La bibliografia, del resto, presenta una marcatura automatizzata dal software BILBO creato dal gruppo di ricerca e sviluppo del centro OpenEdition di Marsiglia. Sono stati utilizzati anche due attributi utili a normalizzare i nomi di luogo o persona (@key) e a specificare il ruolo “documentario” ricoperto dai personaggi (@role), come ad esempio mittente e destinatario. L’elemento <p> è servito per dividere il testo in paragrafi. Per completare l’edizione sono state, inoltre, utilizzate anche due tipologie di note, alfabetiche e numeriche, necessarie per l'inserimento di informazioni paleografiche, archivistiche e storiche.

Struttura di Aracne